"Quindicenni impaurite trattate come ladre sui mezzi TUA". Sbotta una mamma

TERAMO – Grande indignazione esprime la mamma di una ragazzina appena quindicenne per il trattamento che la giovane, in compagnia di una coetanea, avrebbe ricevuto a bordo di un mezzo Tua. La mamma , oltre a lamentare disservizi sul tragitto di andata , ha spiacevolmente rilevato i modi bruschi del controllore che ha intimorito le due ragazze colpevoli di non essere riuscite a obliterare tempestivamente il biglietto a causa del pullman sovraccarico:

"Ritengo doveroso, da persona onesta che ancora crede che l’educazione, il rispetto e il senso civico rappresentino un bene assoluto e imprescindibile nella vita di ognuno, denunciare la gravità dei fatti accaduti martedì 1 settembre 2015 a mia figlia quindicenne e all’amica coetanea. Tutto ha inizio quando le due ragazzine decidono di prendere il pullman, dalla stazione ferroviaria di Giulianova, per recarsi al Centro Commerciale del Gran Sasso a Teramo. Giunte in stazione acquistano due biglietti ciascuna, uno per l’andata l’altro per il ritorno, presso la biglietteria della Compagnia di Trasporti Regionale Arpa (ora TUA) e, alle ore 10 salgono sull’autobus timbrando uno dei 2 biglietti. Poco prima di arrivare a destinazione suonano il campanello per segnalare al conducente di dover scendere, ma l’autobus prosegue la sua corsa e, nonostante continuassero a suonare in prossimità delle fermate successive, sono scese ben tre fermate dopo il centro commerciale, quindi le due quindicenni alle 10,30 del mattino hanno percorso a piedi circa 1 chilometro della statale 80 (SS80) per ritornare dove erano dirette. Già questo mi sembra di una gravità inaudita, ma ciò che è inquietante accade durante il viaggio di ritorno. Alle 14,15 le due ragazze si trovano alla fermata dell’autobus per rientrare a Giulianova, essendoci molte persone in salita, decidono di entrare dalla porta posteriore, dove stavano salendo meno passeggeri, (vorrei far presente che esternamente al pullman non è indicata la porta di salita e discesa), tenendo il biglietto in mano per timbrarlo non appena entrate.
A causa del numero di persone in piedi che occupavano il corridoio impedendo il passaggio, una è rimasta in prossimità della porta di entrata, mentre l’altra impiegando un po’ di tempo, si è diretta verso la parte anteriore dove si trova la macchinetta obliteratrice, ma quando ha introdotto i biglietti questa non funzionava perchè bloccata dal controllore salito subito dopo la partenza; quest’ultimo avvicinandosi alla ragazza, che tengo a specificare si trovava di fronte alla macchinetta con i biglietti in mano, verificando che non era stato timbrato le ha detto di aspettare e ritornando poco dopo, a niente è valso il tentativo di spiegare che non aveva fatto in tempo, ha chiesto loro i documenti e quando una delle due ha detto che non li aveva ha minacciato di portarle dai carabinieri. Mia figlia spaventata mi ha telefonato e quando ho chiesto di parlare al controllore questo si è rifiutato, poi incurante della disapprovazione dei passeggeri vicini, ha fatto una multa di 44 euro a ciascuna, scrivendo che non erano in possesso del biglietto, quando lui stesso ha visto che lo avevano in mano.
Persino il conducente ha preso le loro difese minacciando addirittura di farlo scendere dall’autobus e, con toni di voce alterati da parte di entrambi, l’autista gli ha fatto notare che a due passeggeri di colore che non avevano il biglietto non aveva detto niente e che era assurdo fare la multa alle due ragazze. Il comportamento di questo individuo che, in preda a un ingiustificato sfoggio di arroganza e insensibilità, ha abusato del potere conferitogli dalla divisa indossata infierendo su due quindicenni impaurite e mortificate per l’accaduto, è a dir poco ignobile. Un funzionario pubblico nell’esercizio della sua professione è tenuto a comportarsi educatamente e nel rispetto delle regole e dei passeggeri, approfittare dell’inesperienza di due ragazzine al punto di farne piangere una, perché impaurita e impotente di fronte all’ingiustizia subita, mi sembra inaccettabile.
Oltre all’amarezza, il commento che mi sento di fare per l’accaduto è che il peggio di un essere umano viene fuori anche la’ dove meno te lo aspetti, e soprattutto nei confronti di chi meno se lo merita, perché le due ragazzine, anche solo a vederle, si capiva che non meritavano tutto questo. Penso che i protagonisti di quanto accaduto abbiano di che riflettere, soprattutto il controllore, sul perché di un comportamento arrogante, ingiusto e ingiustificato nei confronti di Viola e Federica e ciò che da madre credo di dover fare, oltre ad evitare a mia figlia l’uso dei mezzi di trasporto pubblici fino a quando non avrà raggiunto un’età in cui potrà difendersi, sia quello di segnalare tutto questo.
Sicuramente chi ha svolto in maniera così scellerata il proprio lavoro non subirà nessuna conseguenza e, ognuno nell’esercizio delle proprie funzioni potrà comportarsi come meglio crede, ma ritengo doveroso denunciare alle autorità competenti e rendere pubblica questa storia affinché si sappia che, anche in una piccola cittadina, dove tutto sommato si vive bene come Giulianova, certi fatti alquanto spiacevoli e ingiusti accadono".